CONTESTO STORICO-ARCHEOLOGICO

L'ambito territoriale in cui insiste il comune di Carlantino ricade nella parte più settentrionale della Puglia, corrispondente al tratto terminale della catena subappenninica meridionale. Il comprensorio è quello dei Monti Dauni, caratterizzato dal punto di vista morfologico da una serie di dorsali sub-parallele che fungono da "corona" e da avamposto all'ampio distretto geografico della Daunia piana.

Un territorio articolato in un paesaggio collinare di grande bellezza, che vede nel tratto mediano del fiume Fortore, il principale protagonista della storia di questa area.

Oggi il fiume marca in più punti il confine tra Molise e Puglia ed interessa i limiti amministrativi di Carlantino nel tratto in cui il suo percorso vira sensibilmente verso Nord-Est, formando "l'occhitto", ovvero la cruna di un ago, che ha determinato la realizzazione in tempi moderni di una barriera e del conseguente invaso: la diga di Occhito.

Le aree interessate dai rinvenimenti archeologici nel territorio di Carlantino, sono molteplici, alcune risultano contigue: Serra Fullona, Vermisei, Carlantino centro abitato, Casale de Maria, Le Monache, Difesa delle Valli, Santo Venditto, Monte San Giovanni, Pianelli, Masseria Don Lupo, Le Camarde, Salice.

Evidenze eterogenee: da imponenti complessi architettonici a sepolture all'interno di palinsesti pluristratificati al singolo oggetto fuori contesto.