Monte San Giovanni

L'abitato moderno sorge ai piedi della montagna di San Giovanni, altura posta a monte dell'intera valle del Fortore nel punto di convergenza col torrente Cigno, dove le attestazioni archeologiche evidenziano una lunga frequentazione antropica di lunga durata con un insediamento preistorico situato sotto la motta medievale nella porzione Ovest del colle che culmina con la strutturazione del borgo medioevale o meglio col castellum di San Giovanni Maggiore in quella Nord.

Le prime attestazioni storiografiche le troviamo in un documento risalente al novembre del 774, quando Arechi II dona, al Cronico del monastero benedettino femminile Santa Sophia di Benevento, una chiesa fondata nel gaio Casa Polluci (Chronicon Sanctae Sophiae, 295); fa seguito un documento dell'881 con l'indicazione di castellum Sancti Johannis de Valle Polluci (Chronicon Sanctae Sophiae, 390).

Il momento dell'abbandono risale al XIV secolo, quando la comunità si sposta più a valle per realizzare l'abitato moderno. La chiesa di San Giovanni Maggiore, area demaniale, è stata oggetto di scavo da parte della Soprintendenza Archeologia di Foggia nel corso del 2008 e altri saggi realizzati dall'Università del Molise.

L'abitato moderno risale alla volontà di Carlo Gambacorta che fonda il Casale e che in suo onore assunse come primo nome Carlentino con un decreto firmato dal vicerè Giovanni Zunica che ne autorizza la fondazione il 28 febbraio 1582 e dopo la seconda metà del XVIII secolo quello attuale di Carlantino.